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Esperti a confronto sulla violenza con i ragazzi della scuola media «Patini» «Genitori e insegnanti devono controllare il mondo dei social forum»

L’AQUILA. Timidi dapprima e poi un fiume in piena. I ragazzi delle seconde classi della media Patini ci hanno messo un po’ a sciogliersi davanti al team di esperti di bullismo e cyberbullismo, composto dalla psicologa e psicoterapeuta dell’Ido (l’Istituto di ortofonologia) Karen Cicolini e da Valeria Beccari e Lavinia Inciocchi del Wwe (World Wrestling entertainment), società americana di wrestling che gira di città in città, da oltreoceano all’Europa e in Italia, per sensibilizzare su uno dei fenomeni più violenti tra giovani e giovanissimi, il bullismo, nell’ambito dell’iniziativa «Be a star: non essere bullo, sii una stella». Prima una storia, raccontata con un filo di voce, poi un’altra e un’altra ancora hanno preso forma davanti a esperti e professori. Come quella di Rosa, una ragazza innamorata di un coetaneo che non corrispondeva il suo amore e anzi la prendeva in giro fino a indurla a gesti di autolesionismo. Una parola dietro l’altra snocciolate dal ragazzo in prima fila, timidamente e nel brusio generale scatenato dalla conoscenza comune di Rosa (tutti i nomi di ragazzi sono di fantasia), stimolando a catena il desiderio di raccontare e di «sputare il rospo». Un’altra storia è quella di una compagna di scuola con qualche chilo di troppo presa in giro fino a indurla a diventare anoressica. free wordpress themes Mentre Stella, insultata dagli amici perché troppo bella e troppo «secchiona», scopre l’isolamento e la bulimia. Ma il caso più «folle», come lo hanno definito i ragazzi, è quello di Anna che, criticata e presa in giro per stupidi motivi, arriva a togliersi la vita. Sono storie vere, vissute da ragazzi poco più che bambini – tra i 12 e i 14 anni – tenute nascoste per vergogna e spesso non riconosciute nemmeno dagli adulti come situazioni di bullismo, o cyberbullismo quando soprusi e intimidazioni viaggiano attraverso i social forum (uno dei più citati dai ragazzi della Patini è Ask). Ma riconoscere il bullismo e prevenirlo è possibile. Ora i ragazzi lo sanno, grazie anche alla lezione interattiva degli esperti del Wwe e dell’Ido. Per la dottoressa Cicolini è fondamentale la prevenzione: «Spesso ci si può accorgere di qualcosa che non va osservando il comportamento dei ragazzi, che può all’improvviso cambiare. Genitori e insegnanti devono controllare soprattutto il mondo dei social forum, siti diffusi tra i ragazzi anche in maniera pericolosa, dove diventano destinatari di attacchi pericolosi. Suggerisco ai genitori di ragazzi vittime di bullismo di parlare con loro e consultarsi con uno psicoterapeuta arrivando, dove necessario, a denunciare alle forze dell’ordine le situazioni più gravi». Uno strumento utile è il sito www.diregiovani.it, con sezioni dedicate al bullismo e uno scambio di opinioni e suggerimenti con avvocati, psicologi e forze dell’ordine.

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